COP21: per il Papa (e per i Luterani) non si può fallire
Nella prima tappa del suo viaggio in Africa a Nairobi, in Kenya, Papa Francesco ha messo in guardia delle conseguenze catastrofiche derivanti dal fallimento della COP 21. "Sarebbe, oserei dire, catastrofico, che gli interessi particolari prevalgano sul bene comune ", ha avvertito. La Conferenza sul clima è iniziata a Parigi Domenica. Quasi 147 i capi di Stato si incontreranno per cercare di trovare un accordo vincolante sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Ha espresso la sua sincera speranza che la conferenza sul cambiamento climatico in Parigi "saprà raggiungere un accordo globale", un "accordo" che dovrebbe spingere a "ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici, la lotta alla povertà e il rispetto la dignità dei diritti." Ha parlato anche contro il traffico illegale in Africa e l'aumento della povertà, l'esclusione e il terrorismo. Poi ha espresso la sua preoccupazione per gli accordi commerciali in materia di accesso ai farmaci. Il Papa nella sua omelia ha sottolineato la difesa della famiglia di fronte a circa 200.000 persone, secondo i media del Kenya, che hanno riempito i giardini del Università di Nairobi per partecipare alla messa. Il nucleo familiare "è particolarmente importante ora che stiamo assistendo all'avanzata di nuovi deserti creati dalla cultura del materialismo, dell'egoismo e dell'indifferenza", ha detto particolarmente sentita. Circa 10.000 membri delle forze di sicurezza sono stati mobilitati per garantire la sicurezza della manifestazione. Il Kenya non è risparmiato le tensioni etniche. Il Papa ha insistito per respingere il "pregiudizio e la discriminazione", e sono state pronunciate durante le preghiere in swahili, la lingua nazionale, e Maasai, Turkana e kiborana, lingue locali. Le sue poche parole Swahili, alla fine dell'omelia sono stati accolti da un applauso fragoroso. Nel corso della Messa, molti fedeli cantato e ballato. Per la comunione, centinaia di sacerdoti, sotto gli ombrelli tenuti da volontari, hanno distribuito la Comunione, raccogliendo persone intorno a loro in piccoli gruppi. Papa Francesco si pone come difensore della famiglia per poter affrontare l'egoismo delle nostre società materialiste e augura il successo di COP21 mentre chiede al clero del Kenya di servire come ha fatto Cristo. Papa Francesco invia il suo messaggio di modernità e conservatorismo, ma anche molto difficile da capire, ma che viene percepito facilmente dal suo pubblico.
Testo del messaggio firmato da Cordelia Vitiello, rappresentante legale delle Chiesa Evangelica Luterana Italiana:
Mi rivolgo a Lei con questa lettera, per pregarLa con assoluta urgenza, affinché il nostro governo s’impegni al massimo per portare avanti una lotta ambiziosa contro il cambiamento climatico, sia all’interno del nostro Paese che nell’ambito delle negoziazioni in corso sul clima delle Nazioni Unite.
La preghiamo di mirare all’ottenimento di tale accordo, tenendo in considerazione i seguenti punti:
Un accordo quadro per il periodo successivo al 2020, che contenga ambiziose norme per la difesa del clima, al fine di contenere l’incremento medio del riscaldamento della superficie del pianeta ben al di sotto dei 2°C per mezzo di determinati contributi nazionali ed iniziative internazionali;
L’impegno a sostenere misure ambiziose per la difesa del clima nel periodo precedente al 2020. Le ricordiamo la decisione approvata nel COP17 a Durban nel 2011, secondo la quale i paesi sviluppati debbono assumere un ruolo guida sino al 2020. Questa “leadership” deve diventare ben visibile nei prossimi anni;
Un’attenzione particolare alle capacità di adattamento e resilienza, in particolare con uno scopo di resilienza globale, che possa assicurare che le parti continuino a dare priorità all’azione di adattamento, con speciale riguardo alla popolazione povera e vulnerabile;
L’inclusione di perdite e danni conseguenti al cambiamento climatico in un accordo per il periodo successivo al 2020, affinché gli interessi di coloro che non possono più adeguarsi agli effetti del cambio climatico vengano tutelati ora ed in futuro;
I mezzi per la realizzazione di questi scopi, inclusi quelli finanziari essenziali per rendere possibili i piani d’azione climatici urgenti e necessari nei paesi in via di sviluppo. C’è il bisogno sia di linee direttrici sino al 2020 al fine di garantire un livello più elevato del finanziamento – prevedibile e trasparente – della lotta contro il cambiamento climatico; sia di un accordo a lungo termine sul finanziamento delle misure climatiche per il periodo successivo al 2020.
Preghiamo affinché il COP21 porti all’accordo di cui ha bisogno il nostro mondo. Da parte nostra le chiese membro della Federazione Luterana Mondiale si sono impegnate ad attuare concretamente la transizione verso uno stile di vita povero di anidride carbonica e adeguato sia a livello individuale che istituzionale.
Un cordiale saluto,
Cordelia Vitiello ( Rappresentante Legale CELI)