Editoriale #82
E’ una giornata importante per Bergamo e per l’Atalanta. – sottolinea il Sindaco PD di Bergamo Giorgio Gori – L’acquisto dello stadio Atleti Azzurri d’Italia da parte della società crea finalmente le condizioni per la riqualificazione dell’impianto, atteso da almeno due decenni dalla squadra, dai suoi tifosi e da tutti i cittadini. L’Amministrazione comunale in carica ha fatto una scelta chiara: quella di puntare sulla rigenerazione dell’attuale stadio, in netta discontinuità con i precedenti progetti di costruzione di un nuovo impianto in periferia o nell’hinterland, peraltro mai realizzati, e ha condotto a buon fine un percorso innovativo, che ha posto sullo stesso piano tutti i soggetti potenzialmente interessati. Non si tratta infatti “solo” degli 8,6 milioni offerti per l’acquisto dello stadio: il bando prescriveva per l’acquirente un impegno ben più rilevante, finalizzato alla completa riqualificazione dell’impianto. Alla somma incassata dall’Amministrazione si aggiungeranno gli oneri di urbanizzazione, per ulteriori 4 milioni di euro, che a loro volta verranno impiegati per opere principalmente destinate al quartiere.”
Manifesto Labour (dato perdente alle prossime elezioni) per le elezioni, il più “a sinistra” degli ultimi 34 anni Secondo l’Institute for Fiscal Studies era dal 1983 che il Labour non presentava un programma così radicalmente progressista. Fra le proposte, anche le nazionalizzazioni delle ferrovie e del servizio postale Royal Mail (privatizzato nel 2013).Sotto il profilo della Brexit, si legge nel manifesto, “Lasciare la Ue senza un accordo è la peggior soluzione possibile e trascinerebbe nel baratro la nostra economia. Noi rifiutiamo l’opzione di un’uscita dalla Ue senza accordo e negozieremo delle disposizioni transitorie per evitare di mettere in pericolo l’economia del Regno Unito”.
La Brexit fa paura alle banche che potrebbero spostare dalla City di Londra almeno 9 mila posti di lavoro. Le mete più ambite? Dublino e Francoforte.
Già il mese scorso Deutsche Bank ha reso noto che almeno 4mila posti di lavoro nelle sue filiali londinesi, quasi la metà della forza lavoro impegnata in Inghilterra, potrebbe essere spostata a Francoforte e verso altri centri europei. Allo stesso modo l’americana JP Morgan ha parlato di 1000 banchieri pronti all’esodo verso Dublino, Francoforte e Lussemburgo. Non è da meno Goldman Sachs che, nonostante la creazione di una sede a Londra, ha sottolineato di aver bisogno di maggior personale nelle filiali di Madrid, Milano, Parigi e altre città europee.
Nuovo record a marzo 2017 per il debito pubblico italiano. Secondo quanto rende noto Bankitalia il debito delle amministrazioni pubbliche è stato pari a 2.260,3 miliardi, in aumento di 20,1 miliardi rispetto al mese precedente.L’aumento è dovuto al fabbisogno mensile delle amministrazioni pubbliche (23,4 miliardi). Il precedente record si era toccato a luglio dello scorso anno arrivando a quota 2.256 miliardi.
Pechino: parlando al “Belt and Road Forum 2016”dove ha incontrato il premier cinese Li Keqiang Gentiloni ha affermato:
“La nuova Via della Seta ( investimenti in strade e ferrovie per forse un centinaio di miliardi per collegare la Cina all'Europa ed all'Oceano Indiano) è una sfida per l’Europa e avrà successo nella misura in cui le economie dei Paesi diverranno più libere e diversificate, e le barriere commerciali ridotte. Con l’Italia che può contare su una posizione privilegiata al centro del Mediterraneo e un grande potenziale su porti e logistica”.Entro il 2017 in Cina sono previste anche le visite del ministro degli Esteri Angelino Alfano, del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli mentre in Italia arriverà il segretario del Comitato del Partito comunista di Shanghai (e membro del Politburo) Han Zheng. Tutto questo per approfondire la cooperazione economica,commerciale e finanziaria a valere fino al 2020.
Emmanuel Macron ha scelto un uomo della destra moderata per guidare il suo governo: si tratta del deputato conservatore Edouard Philippe, sindaco di Le Havre e da tutti stimato esponente politico vicino all’ex premier Alain Juppé. L’interno è chiaro ed è quello di creare divisioni e consenso in seno alla destra per ottenere una maggioranza alle elezioni legislative di giugno. Con la vittoria di Macron è stata sancita la bocciatura di riti e metodiche già conosciute e risultate fallimentari in Francia come nel resto del mondo: il pugno chiuso e la bandiera rossa hanno perso il loro fascino e, insieme alla loro utopia che tutti dobbiamo essere uguali, a prescindere, non convince più come in passato. Beninteso, anche il capitalismo non è riuscito nello sforzo di realizzare una maggiore giustizia sociale, basata su un equilibrio che finora è mancato. La politica, per definizione, deve cercare soluzioni praticabili e spesso urgenti, a problemi concreti che, per quanto evidenti, sono stati volutamente sottovalutati.
Riforma legge elettorale ecco le due proposte antagoniste: l'asse Renzi-Verdini-Salvini: i seggi sono infatti assegnati per il 50% col proporzionale e per il 50% col maggioritario, con soglia di sbarramento al 5%. I collegi sarebbero assegnati a candidati di coalizione: un dettaglio studiato in chiave di dialogo con Giuliano Pisapia, che infatti promuove la proposta dem, mentre Pier Luigi Bersani e i suoi lo bocciano. Il testo Pd piace alla Lega( favorisce i partiti regionali) e ad Ala ma gli altri partiti la bocciano (M5s è contrario ai collegi e Fi teme di essere sfavorita al Nord).Il meccanismo prevede anche alleanze pre-elettorali per chi preferisce correre in coalizione (conviene, soprattutto alle forze meno consistenti) e soglie di sbarramento di media entità, difficilmente superiori al 5%. Non è stato chiarito se il sistema tedesco introduca anche un premio di governabilità.
Il Legalicum ovvero l’Italicum corretto e l’asse M5S-FI-piccoli partiti Prevede di esportare il sistema elettorale della Camera – così come è stato corretto dalla Corte costituzionale – anche al Senato: si tratta di un proporzionale senza ballottaggio e con un premio di maggioranza alla lista fissato al 40%. E’ più o meno lo stesso sistema proposto dai cinquestelle, il cosiddetto Legalicum, che infatti lo sponsorizzano. Se nessuno raggiunge quella soglia, la ripartizione dei seggi è totalmente proporzionale, con una soglia di sbarramento al 3%, o fissata comunque a metà strada tra il 3% della Camera e l’attuale 8% del Senato.
Via libera del Senato al Jobs Act degli autonomi (partite Iva).Il nuovo provvedimento riforma pagamenti, deduzioni, tutele per la maternità e indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi.Previste anche delle indicazioni che regolano lo Smart working.Il Governo stanzia 50 milioni di euro.La riforma non è a costo zero: le diverse disposizioni contenute nella Legge avranno una copertura di 50 milioni di euro per il 2017.Nel dettaglio, la nuova Legge stabilisce che il pagamento della prestazione debba essere effettuato entro 30 giorni dall’emissione della fattura se non è prevista una scadenza precisa a livello contrattuale. Novità anche per le lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata che avranno diritto a un congedo parentale di sei mesi durante i quali potrà essere sostituita da un collega che abbia le stesse competenze professionali.
Tre sconfitte in un mese e mezzo per i i socialdemocratici tedeschi. Dopo aver subito due pesanti sconfitte nella Saar il 26 marzo e nello Schelswig- Holstein il 7 maggio, la domenica 14 maggio la batosta elettorale ha fatto veramente male perché verificatasi nel Lander da sempre socialdemocratico dal 1966 Nord Reno-Westfalia e patria di Martin Schulz, presidente del partito e candidato a succedere alla Merkel. Sconfitta allarmante che non si può spiegare solo con i fattori locali, ma che investe anche la strategia mediatica di Schulz. Da subito Martin aveva chiarito di voler spostare il timone della SPD a sinistra, criticando l'Agenda 2010 voluta dall'ultimo Cancelliere SPD Gerarhd Schroeder che con le sue riforme del welfare aveva permesso alla Germania di riprendere la crescita ed il pieno impiego ma a prezzo
(secondo i critici) di una precarizzazione del mercato del lavoro ed un aumento delle ineguaglianze. In seguito alla sconfitta elettorale Schulz ha dovuto ripiegare su posizioni più moderate accontentandosi di volere restaurare la giustizia sociale senza rimettere in discussione l'eredità dell'Agenda 2010. I democristiani locali dal canto loro avevano incentrato la loro campagna sul bisogno di garantire maggiore sicurezza garantita dalla polizia ed il controllo degli immigrati islamici dopo i fattacci di Colonia (aggressione a Colonia capodanno 2015, attentato terroristico dicembre 2016). Seppure in vantaggio nei sondaggi preelettorali la Cancelliera Angela Merkel sembra intenzionata a dichiarare la sua candidatura il più tardi possibile come fece con successo nel 2013. Al contrario M. Schulz deve cambiare rotta il più presto possibile per dissipare il dubbio che dopo tre sconfitte consecutive non è all'altezza di far vincere la SPD.
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