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Editoriale #85


Amministrative (ballottaggio) del 25 giugno.

Il PD e il centrosinistra perdono, la destra risorge, il M5S si eclissa ma i suoi elettori votano nel ballottaggio a destra. Immediata reazione della galassia di sinistra: "Renzi ha perso". Se ogni generale dovesse essere sostituito ad ogni piccola battaglia persa non si troverebbe più un generale disponibile. Dissipato il fumo delle cannonate andate a vuoto si comincia a riflettere.

Il PD ha perso, ma proprio quando era alleato con tutta l'estrema sinistra (vedi Sesto san Giovanni e Genova) mentre si è ben difeso quando si è alleato con le liste civiche di centro.

La destra unita vince, ma gli manca un leader ed una strategia. Non è conciliabile il Salvini ( alla Le Pen) ed il Berlusconi che si professa liberale- popolare.

Il M5S al Nord non arriva nemmeno al ballottaggio, ma il suo elettorato se deve scegliere tra destra e sinistra sceglie destra. Nei ballottaggi il centrodestra e M5S hanno unito i voti determinando in molte situazioni il rovesciamento dei risultati del primo turno. Ma è infondato proiettare questi equilibri sul piano nazionale, perché alle politiche non esiste il ballottaggio. Dal risultato elettorale dei ballottaggi emerge con chiarezza un dato che non può e non deve essere nascosto: il centrosinistra ha subito una sconfitta parziale ma significativa. Il centrosinistra, non Renzi o il PD soltanto. Si sono persi quasi tutti i capoluoghi di provincia e soprattutto le città simbolo che storicamente appartenevano alla sinistra - Genova, Pistoia, Sesto San Giovanni - e si è perso in molti dei Comuni dove il centrosinistra governava.

C’è da dire che nel 2012 c’era stata una tornata di elezioni amministrative con risultati straordinari per il centrosinistra: si era vinto quasi ovunque, anche in realtà storicamente di centro-destra come Monza, Legnano, Magenta, Como. Si sono configurate una coalizione-alleanza ufficiale ed un sentimento contro il PD. In questo scenario, però, il più grande partito in Italia, quello dell’astensione, risulta il grande vincitore di questo turno elettorale. Il centrodestra riesce a ricompattarsi, facendo un cartello elettorale, nonostante le grandi contraddizioni che lo attraversano. Dai populismi ai sovranismi in contrasto con quel pizzico di moderatismo-europeismo di Forza Italia.EndFragmentEndFragment

Il corpo elettorale italiano moderato conservatore da sempre (storicamente pesa circa il 60% del corpo elettorale) ha arruolato anche parte della classe operaia spaventata ed indifesa dai migranti, mentre alla sinistra (che storicamente arriva circa al 40%) sono rimasti gli anziani ed il ceto piccolo borghese statalista-assistenziale.

Ma la violenta polemica scoppiata nella sinistra ha una sola ossessione: come vincere le prossime elezioni legislative. Con una alleanza di sinistra, litigiosa ed inaffidabile e in ogni caso perdente - che non vuole Renzi leader -, oppure una alleanza con il centro molto più affidabile. Oppure si vuole andare verso una legge proporzionale, ed in questo caso PD e Forza Italia formerebbero una grande coalizione. Tuttavia per il Paese si conferma una cronica instabilità. Le polemiche con il risuscitato Prodi ed il pirata Pisapia non hanno senso. Un Ulivo bis già infestato dalla xilella è perdente in partenza, d'altronde...

Marea di migranti in arrivo nei porti italiani. Grandi affari per le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico dei migranti. Si parla di 7 miliardi di fatturato. Possibile che nessuno abbia capito che accogliendo tutti i migranti illegali si è complici e garanti di questa catena di criminali...? Possibile che nessuno abbia capito che il solo modo per tamponare questo fiume

consiste nel rafforzare lo stato in Libia?

Cui prodest? Chi fa profitti? Criminali, ONG, insipienza o codardia dei politici...?



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