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Volkswagen al centro della campagna elettorale in Germania

L’automotive è la maggiore industria tedesca, con un fatturato di circa 384 miliardi di euro, pari a un quinto dell’intero manifatturiero nazionale.

Gli occupati nell’automotive sono 775mila, sparsi in 43 impianti produttivi. Le quattro (e anche le due) ruote a motore rappresentano il 20% delle esportazioni mondiali tedesche. Il 30% delle auto costruite nel Vecchio Continente è made in Germany (5,6 milioni di vetture), così come quasi il 20% delle immatricolazioni (3,04 milioni). Il 77% delle vetture costruite in Germania è destinato ai mercati esteri.

In Germania la spesa in Ricerca&Sviluppo del settore (17,6 miliardi di euro) è pari a un terzo del totale, e solo nel R&S auto lavorano qualcosa come 93mila addetti. Delle 100 maggiori aziende mondiali di componentistica per auto, 21 sono tedesche.

Secondo i dati Forbes il Gruppo Volkswagen è il maggiore in Germania per ricavi (con Daimler al terzo posto e Bmw al settimo). Circa sette vetture del gruppo su dieci sono vendute all’estero. Volkswagen dà lavoro a 600mila addetti in tutto il mondo, e a più di un terzo di tutti gli addetti dell’automotive tedesco.


In queste elezioni legislative previste per il 24 settembre si è aperto un serio dibattito sul coinvolgimento e responsabilità delle autorità pubbliche regionali nel capitale di Volkswagen. Un discorso del leader socialdemocratico della Bassa Sassonia Stephan Weil sul "dieselgate"( questa enorme frode che ha manipolato le emissioni di undici milioni di veicoli nel mondo sarebbe stato riletto ed edulcorato da Volkswagen poco dopo l'inizio dello scandalo. Potenziali conflitti di interesse La controversia, tuttavia, concentra l'attenzione sui potenziali conflitti di interesse tra i funzionari del Land che si trovano sul consiglio di sorveglianza del produttore con sede in questa regione della Germania settentrionale. Poiché la Bassa Sassonia detiene il 20% del capitale del gruppo e ha due seggi é di fatto una minoranza bloccante nel consiglio di amministrazione. Per una privatizzazione completa di VW Il problema VW è balzato in primo piano assieme alla indiscrezione sul dossier Ucraina: la Germania dovrebbe accettare l'annessione della Crimea da parte della Russia come un fatto "provvisorio permanente" (sic).

Christian Lindner, brillante capo del Partito liberale democratico (FDP), considerato in ascesa, è intervenuto sulla controversia Volkswagen.

Mercoledì scorso ha proposto di privatizzare completamente il produttore. "L'economia e la politica sono strettamente intrecciati in Germania (...) La politica ha fallito nell'automobile perché lo stato è un azionista. Dobbiamo dividerli in modo più chiaro in modo che lo Stato sia in grado di fissare e imporre le regole appropriate", spiega il leader nelle colonne della Handelsblatt, mentre la contiguità tra i politici e l'industria automobilistica è sempre più additata come responsabile dello scandalo. quasi due anni dopo l'inizio del "dieselgate". Per Die Linke: la partecipazione statale deve essere trasferita ai dipendenti. Il partito di sinistra, Die Linke, ha proposto invece che la partecipazione del Land sia totalmente o parzialmente trasferita ai dipendenti del gruppo.

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