Renzi a Milano "Il futuro si chiama Stati Uniti d'Europa".
Matteo Renzi rispolvera gli Stati Uniti d'Europa e chiede aiuto agli europarlamentari: in lista anche il capogruppo PSE Gianni Pittella: sabato scorso a Milano con gli eurodeputati Dem, il segretario recupera la vecchia proposta, citata da Hugo, Bakunin, Spinelli: fino a Enrico Letta.
Riproponiamo di seguito un video sull'incontro di Matteo Renzi a Milano, al Palazzo del Ghiaccio, per l'iniziativa "Il futuro si chiama Stati Uniti d'Europa" organizzata dagli europarlamentari del PD-S&D e a seguire il resoconto di Angela Mauro da HuffPost.
Nella storia ne hanno parlato in tanti, da Victor Hugo a Carlo Cattaneo, naturalmente Altiero Spinelli e persino l'anarchico Mikhail Bakunin: "Una sola strada è possibile: costituire gli Stati Uniti d'Europa". Ora Matteo Renzi recupera questa vecchia idea, rilanciata più volte anche dal suo predecessore a Palazzo Chigi Enrico Letta. "Gli Stati Uniti d'Europa" è il titolo dell'iniziativa del segretario del Pd sabato a Milano con tutti gli eurodeputati Dem, cruciale punto di programma dei Dem per le politiche di marzo.
Il modello è naturalmente quello federale statunitense. Significa ristabilire il primato della politica sulla tecnica che finora ha plasmato fin troppo l'Unione Europea, che nel frattempo si trova al punto più basso della sua storia. E' questo il succo dell'intervento di Renzi all'iniziativa milanese: 11 tavoli di lavoro con gli europarlamentari per una mattinata, il discorso del segretario è previsto poco prima dell'ora di pranzo. Ma c'è di più, oltre al punto di programma.
Ai parlamentari eletti con le europee del 2014 Renzi chiede aiuto. Soprattutto a quelli considerati forti di consensi nei territori d'origine. E' per questo che quasi sicuramente Gianni Pittella, capogruppo del Pse a Strasburgo, verrà candidato in Italia nel suo collegio in Basilicata. Nel 2013 il suo libro: "Breve storia del futuro degli Stati Uniti d'Europa" (Fazi editore).
Un altro nome probabile per lo stesso destino politico è David Sassoli, eurodeputato eletto a Roma. Pittella e Sassoli sono considerati i nomi più pesanti da mettere in lista per le politiche del 4 marzo. Poi potrebbero essere richiamati in patria anche la renziana Simona Bonafè, Pina Picierno, Nicola Caputo, Elena Gentile.
Insomma, il Pd punta sull'Europa e il sogno degli Stati Uniti del vecchio continente per le politiche, ma intanto svuota la sua squadra a Strasburgo. Si dirà: la legislatura europea è agli sgoccioli, si torna al voto nel 2019. E inoltre lo stesso fenomeno del 'ritorno a casa' si registra anche negli altri partiti, a destra e sinistra. Per Forza Italia dovrebbero tornare a Roma le europarlamentari Licia Ronzulli e Lara Comi. Gli eurodeputati ex Pd Sergio Cofferati, Flavio Zanonato e Antonio Panzeri si candidano con 'Liberi e uguali' rispettivamente in Liguria, Veneto e Milano.
Ma la scelta di levare le tende dall'Europarlamento è indicativa di scarso personale politico in patria oltre che di nebbia fitta sulle europee dell'anno prossimo. Cosa succederà al Pd? Tutto dipende da come va il 4 marzo: se Renzi perde male (per male si intende meno sul 20 per cento o giù di lì), al partito prevedono seri capovolgimenti