Editoriale #117
Il 4 novembre 1918 terminava la guerra fra Italia ed Austria Ungheria. I figli ed i nipoti della classe che aveva fatto il Risorgimento terminavano il lavoro iniziato dai loro precursori per conseguire l'Unità d'Italia con l'annessione del Trentino e di Trieste. Fu una guerra in cui 4 milioni di italiani maschi adulti si avvicendarono sul fronte o nelle retrovie indossando la divisa ed osservando gli obblighi militari. Vi furono 650.000 morti ed altrettanti feriti e prigionieri.Il Paese nelle retrovie resse questo gigantesco sforzo militare fornendo i soldati di viveri e di armi sempre più moderne,con un gigantesco sforzo industriale.
Questa vittoria fu offuscata dal fascismo che si impossessò dei miti nazionalisti.
L'Italia che era stata vista come una paladina dei popoli desiderosi di indipendenza negò alle minoranze sudtirolesi, slovene e croate quelle libertà per cui molti italiani avevano sacrificato la loro vita.La propaganda fanfarona fascista sarebbe venuta alla luce nella seconda guerra mondiale, affrontata con assoluta impreparazione e con motivazioni e ideali totalmente diversi da quelli del 1915/1918.Francia, Gran Bretagna, USA, nostri alleati nella guerra del 1915-18, ricordano l'11 novembre - il giorno del'armistizio e della vittoria contro l'impero austro-germanico - e lo celebrano come la giornata degli eroi...
In questo numero speciale alleghiamo gli articoli scritti per la rivista online e-storia.it
che ricordano alcuni aspetti minori e poco indagati della grande guerra...
Sommario
LA RUSSIA: DALLA RIVOLUZIONE ALLA PACE DI BREST-LITOVSK. VERSO LA REPUBBLICA DI UTOPIA...
RUSSIA 1917, DALLA RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO ALLA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE
IL VATICANO E PAPA BENEDETTO XV DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE
IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE DELLE POTENZE EUROPEE NELLA GRANDE GUERRA
IL COMPLESSO MILITARE ITALIANO DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE