Sondaggi elettorali | In calo il consenso del governo
Tempi duri per il governo Lega-5 Stelle, in particolare per questi ultimi.
Emorragia 5 Stelle. Sono ormai settimane che il Movimento 5 Stelle è in calo costante: le cifre dei sondaggi stanno riportando i numeri del Movimento alle elezioni del 2013, la soglia del 30% sembra ormai un miraggio. Le difficoltà per Di Maio e soci sono tante:
• non sono riusciti a tenere testa a Salvini nonostante partissero da una coalizione in cui vantavano il doppio dei voti • si sono sempre definiti argine ai populisti e agli estremisti e hanno contribuito a formare il governo forse più a destra della storia repubblicana • stanno perdendo pezzo dopo pezzo l’elettorato di sinistra: dai no tap, a chi si aspettava una presenza molto più marcata su temi come giustizia e sicurezza e invece assiste allo spadroneggiare leghista • stanno perdendo pezzi anche a destra: Salvini si sta portando a casa una parte di consenso 5 Stelle da destra • le difficoltà a mantenere le promesse più importanti della campagna elettorale, in primis il reddito di cittadinanza (che poi, come abbiamo visto, reddito di cittadinanza non è) • i malumori interni: non pochi hanno maldigerito il decreto sicurezza di Salvini, che sposta ancora più a destra l’operato del governo • le gaffe sulla comunicazione: da sempre forti sul lato comunicativo, tra le gaffe di Di Maio e quelle di Casalino ultimamente non va benissimo neanche su questo fronte.
Le buone notizie per i 5 Stelle sono poche ma importanti e danno una piccola speranza di invertire la rotta: l’assoluzione della Raggi e la guerra con i giornalisti, da cui hanno solo da guadagnare vista la poca laicità dei media italiani quando si parla di politica.
Salvini gode. Nonostante qualche calo anche per la Lega, Salvini continua a godersi il consenso che questo governo porta solo a lui e al suo partito. Non che abbia combinato chissà cosa, ma ha monopolizzato l’agenda mediatica e anche all’estero considerano lui il vero capo di questo governo. Viene da chiedersi esattamente a quale punto mollerà Di Maio per capitalizzare il consenso raccolto e provare a governare con Berlusconi e Meloni da una posizione di estrema forza. E da premier.
Partito Democratico cercasi. Una delle cose che fa stare tranquilli i partiti al governo è la mancanza di una vera alternativa. Le responsabilità del PD sono davvero grosse: bloccato dalle lotte interne, incapace di ascoltare il grido disperato della base, ostile ad un vero rinnovamento interno, a otto mesi dalle elezioni non c’è ancora stato uno straccio di congresso e il Pd si sta dimostrando incapace di fare opposizione. Una responsabilità davvero grave, il conto verrà presentato alle europee.
Gli altri partiti vivacchiano sui loro soliti numeri, se escludiamo un piccolo recupero di Forza Italia, che si va a prendere probabilmente quella parte di elettori di centro destra spaventati dalle conseguenze economiche del comportamento di questo governo, che ha già fatto perdere parecchi soldi agli italiani che hanno degli investimenti da parte.
Vediamo nel grafico di sotto una media dei sondaggi, per poi scendere nel dettaglio e vedere i numeri istituto per istituto. Una precisazione: partiti come +Europa o Potere al Popolo non sono presenti nel grafico non per una qualsiasi volontà di oscuramento, semplicemente per il fatto che la media di tutti i sondaggi li dà sotto il 2,5% e quindi li accorpa nel gruppo altri partiti.