Editoriale #136
La Margherita( una costola dell'ex Democrazia Cristiana) è rinata....però si chiamerà"ITALIA VIVA". Così ha deciso l' ex rottamatore , ed ex segretario del Pd ed ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi colui che era riuscito ad ottenere alle elezioni europee del 2014 il 40% dei voti. Una percentuale che mai nessun partito , neppure la Democrazia Cristiana del dopoguerra era riuscita ad ottenere. Disgraziatamente per lui e per l'Italia in suo consenso si era più che dimezzato in 4 anni per una politica veramente innovativa , ma anche avventurosa. Meglio così per tutti. Per il PD che era paralizzato dal gioco delle correnti. Meglio per la coppia Zingaretti-Bettini che prima era per le elezioni, poi per una alleanza con M5S, poi anche per una alleanza locale con M5S per evitare la catastrofe alle elezioni regionali in Umbria, meglio per Conte che ora può giocare non più su due tavoli , ma su quattro tavoli e confondere le idee a tutti per sopravvivere non certo fino al 2022. I risultati delle elezioni regionali faranno giustizia di tutte le sciocchezze dette. Una diga antifascista contro Salvini. Ma il fascismo ed ancora più il nazismo si erano distinti per la soppressione della libertà di opinione e la violenza fisica, molti assassini. Per ora grazie a Dio questo non si è verificato in Italia. Si è verificato una crisi economica, sociale, morale infinita a cui i partiti demagogici non hanno saputo dare una risposta.
Per ora il drappello dei Renziani è minuto ma tutti gli ex margheritini sono in
camera d'attesa...Italia Viva può arrivare anche al 8/10%. Ed il PD, due passi avanti ed uno indietro come i gamberi, di Zingaretti- Bettini arretra su posizioni vetero comuniste-assistenzialiste. Anche il Labour Party dopo tre legislature gestite da Tony Blair, virò a sinistra sotto la giuda di tutta una giovane classe dirigente che arrivò a definire Tony Blair anche peggiore dell Thatcher. Ma alle elezioni si ritrovò con i voti dimezzati e di conseguenza dimissioni in massa della dirigenza ed avvento di un uomo di sinistra più moderato.
Gli italiani e l’Iva, l’imposta sul valore aggiunto. Sono 33,6 i miliardi di euro di ammanco registrati dal rapporto della Commissione europea sull’Iva (dati 2017) e relega l'Italia al primo posto In Europa per evasione.
Il tema è al centro dell’attenzione del governo Conte bis. Tra le proposte avanzate per “convincere” gli italiani a farsi rilasciare lo scontrino o la fattura, e quindi a non evadere l’Iva: una lotteria sugli scontrini, incentivi all’utilizzo dei pagamenti elettronici (e disincentivi all’utilizzo del contante).
Lavoro: giù la disoccupazione, ma non è un segnale positivo.Occupazione stabile, disoccupazione in calo al 9,5%. È il minimo dal novembre 2011, ma nasconde l’altra faccia della medaglia: l’aumento degli inattivi, gli scoraggiati che hanno smesso di cercare un lavoro
Approvato documento di programmazione economica. Alt agli aumenti Iva, 21 miliardi da flessibilità Ue e antievasione. Prevista una manovra da 30 miliardi, sostenuta anche da tagli a spesa e sconti fiscali (3,5 miliardi complessivi). Deficit al 2,2% nel 2020, crescita a +0,6%, debito al 135,2%.La «completa disattivazione dell’aumento dell’Iva» all’interno di un «triplice ambizioso obiettivo» fatto anche di alleggerimento della pressione fiscale e riduzione del cuneo sul lavoro. Il tutto grazie a oltre 14 miliardi di deficit in più rispetto al tendenziale e 7 miliardi di maggiori entrate da lotta all’evasione. Debito pubblico al 135,2%. Per il premier Conte questo non è un problema suo, ma degli Italiani e di quelli che verranno dopo di Lui. Non è mica scemo a fare il lavoro sporco che da trent' anni ogni governo ha scansato. Il problema è stato rimosso dalla coscienza pubblica italiana.
Dall’Economic Outlook a interim dell’Ocse, che aggiorna in modo solo parziale l’outlook precedente di maggio. Per il 2020, l’organizzazione parigina prevede un Pil inferiore di 0,2 punti percentuali per l’Italia rispetto alla stima precedente, per una crescita pari a +0,4%. L’Ocse ha ribadito che la crescita del Pil italiano sarà pari a zero nel 2019.
Kurz vince in Austria: l’Occidente ha arginato i sovranisti, ma non ancora il sovranismo ed i problemi che l'hanno fatto prosperare. La richiesta discutibile di impeachment per Trump, la sentenza della Corte suprema inglese contro Johnson e i giochi di palazzo contro Salvini sono solo palliativi. Manca la cura.
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