Berlino, occupati record dall’unificazione. Reddito di reddito di cittadinanza in Germania
Germania disoccupati di lunga durata
Isabella Bufacchi Berlino,
Occupati record dall’unificazione. Reddito di cittadinanza aumentato Assegni mensili da 503 euro, per lo Stato 5 miliardi di costi in più all’anno In vigore dal 1° gennaio. Dal primo gennaio, il sussidio sociale Hartz IV, nato in questo stesso giorno dell’anno 2005, è diventato “reddito di cittadinanza” o Bürgergeld. La trasformazione e riforma di questa speciale assistenza sociale è stata uno dei cavalli di battaglia del partito socialdemocratico Spd nella campagna elettorale per le elezioni generali del 2021, ed è stata realizzata nel primo anno del governo-semaforo per assistere con più carote e meno bastoni i cittadini in cerca di occupazione, in uscita dalla pandemia e in entrata nella crisi energetica. Hartz IV è stato, in sostanza, ammorbidito e gli aiuti finanziari sono stati aumentati diventando «meno burocratici, più vicini al cittadino, più mirati, con più opportunità e più rispetto», è lo slogan governativo. Il Bürgergeld costerà alle casse dello Stato 5 miliardi circa in più all’anno, a beneficio di una platea di 5 milioni di cittadini e 405 centri di collocamento con quasi 75.000 dipendenti. A partire dal primo gennaio, dunque, l’assegno di base all’assistito singolo aumenterà di 53 euro, a quota 502 euro. Saliranno anche altre forme di sussidio, dal pagamento delle bollette e del riscaldamento all’affitto, dai corsi di formazione ai quaderni di scuola dei figli dei disoccupati. Ma la sostanza della riforma è un’altra: sta nell’allentamento dei vincoli, degli obblighi e delle restrizioni. Il reddito di cittadinanza tedesco, rispetto ad Hartz IV, mira a un’occupazione a lungo term
ine, e dunque la visione passa dal corto al lungo raggio, scartando l’assegnazione veloce di impieghi immediati e precari. La formazione ora ha più valore. Questa tolleranza riconosce ora un “periodo di attesa” nel primo anno del sussidio. Inoltre l’approccio “punitivo” di Hartz IV è stato alleggerito: le sanzioni che colpiscono chi non collabora adeguatamente sono ora meno dure, i sussidi possono essere ridotti del 10%, del 20% e anche del 30% ma non oltre. Infine, gli assistiti potranno preservare per un certo periodo risparmi e capitali: un grande passo in avanti rispetto agli aut aut di Hartz IV che non tolleravano alcuna forma di “ricchezza”. La carenza di manodopera specializzata, un problema grave per il mercato del lavoro in Germania, ha contribuito a identificare gli obiettivi della riforma che ha portato al Bürgergeld. Ieri l’ufficio statistico Destatis ha fatto sapere che nel 2022 la Germania ha registrato un’occupazione record, la più alta dall’unificazione del 1990: 45,6 milioni di occupati l’anno scorso, con una crescita di 589.000 unità (+1,3%) rispetto al 2021. Il record precedente, rilevato nel 2019 e pari a 45,3 milioni, è stato superato di 292.000 unità. Anche la disoccupazione viaggia su minimi storici: i disoccupati in Germania nel 2022 sono stati in media 1,3 milioni, con un calo del 13,6% rispetto al 2021. Il tasso di disoccupazione, espresso in percentuale della forza lavoro, è sceso nel 2022 al 2,8% rispetto al 3,3% dell’anno precedente, in base ai criteri di calcolo dell’organizzazione internazionale Ilo. ©
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