Come un controllo quasi totale dell'IA minaccia la democrazia ovunque
How AI surveillance threatens democracy everywhere
By Abi Olvera | June 7, 2024
L’impatto della sorveglianza potenziata dall’IA: un futuro di controllo globale
Nel 2018, Singapore aveva pianificato di integrare telecamere di riconoscimento facciale nei lampioni per una sorveglianza nazionale capillare. Tuttavia, i rapidi progressi nella tecnologia delle batterie e nelle reti 5G hanno permesso una svolta verso sistemi di sorveglianza ancora più potenti e flessibili: sensori mobili e telecamere in grado di monitorare i cittadini in tempo reale, con l’intelligenza artificiale responsabile dell’analisi dei dati. Nello stesso periodo, la Malaysia ha collaborato con la cinese Yitu Technology per dotare la polizia di un sistema di riconoscimento facciale basato sull’IA, collegato a un database centrale per identificare i cittadini in tempo reale dalle riprese delle body cam.
Sorveglianza globale e potere autocratico
In tutto il mondo, una nuova generazione di occhi digitali osserva i cittadini. Sebbene la sorveglianza di massa non sia una novità, i sistemi basati sull’intelligenza artificiale offrono ai governi modi più efficienti per monitorare la popolazione. Secondo l’AI Global Surveillance Index del 2019, 56 su 176 paesi utilizzano l’intelligenza artificiale per rendere le città “più sicure.”
Questi sistemi sono particolarmente utili per governi autocratici o democrazie fragili, che possono usarli per rilevare e monitorare individui e dissuadere la disobbedienza civile prima che inizi, consolidando così il loro potere. Martin Beraja, professore associato di economia al MIT, spiega che il decoupling tra sorveglianza e forze di polizia tradizionali permette agli autocrati di mantenere l’ordine senza dover investire in costose forze di pattuglia. Questo può far apparire i regimi autocratici “meno violenti,” in quanto la tecnologia consente loro di reprimere il dissenso prima che esploda.
AI e la corrosione della democrazia
La diffusione di sistemi di sorveglianza basati sull’IA ha rafforzato i governi che cercano un maggiore controllo, fornendo strumenti che cementano il non-democratico. Per contrastare il deterioramento delle democrazie, la comunità internazionale deve stabilire quadri etici chiari e definire limiti per questi strumenti di controllo sempre più efficienti.
Effetto "spaventapasseri digitale"
Uno studio recente pubblicato nel Quarterly Journal of Economics suggerisce che la semplice esistenza di software di sorveglianza alimentati dall’IA riduce il numero di proteste. Questo fenomeno è attribuibile, in parte, alla percezione esagerata della potenza di questi sistemi, spesso alimentata dalle stesse agenzie di sicurezza pubblica, come osserva Steven Feldstein, ricercatore senior presso la Carnegie Endowment for International Peace.
La relazione tra l’acquisizione di sistemi di sorveglianza IA e il calo delle proteste può essere vista come un problema di causa-effetto circolare. I paesi tendono a investire in questi strumenti dopo periodi di disordini interni. Allo stesso tempo, sembra che l’erosione delle istituzioni democratiche aumenti la probabilità di adottare tali tecnologie. Tuttavia, non è chiaro se la democrazia si deteriori più rapidamente a causa dell’uso di questi sistemi o se sia l’indebolimento delle libertà civili a spingere i leader ad adottarli.
La sfida della regolamentazione
L’avanzata dei sistemi di sorveglianza alimentati dall’IA richiede un’azione urgente per evitare che diventino strumenti di oppressione sistematica. Senza un intervento, questi sistemi rischiano di rafforzare regimi autoritari e accelerare l’erosione della democrazia globale. La regolamentazione internazionale e l’implementazione di principi etici chiari sono fondamentali per contenere l’uso improprio di queste tecnologie e proteggere le libertà civili.
La sorveglianza alimentata dall’IA: un pericolo per le democrazie fragili
Secondo i dati di Martin Beraja, le democrazie mature non mostrano segni di erosione democratica quando importano software di sorveglianza alimentati dall’intelligenza artificiale, anche se questi provengono dalla Cina, un attore problematico nel settore. Al contrario, le democrazie deboli tendono a scivolare verso l’autocrazia indipendentemente dall’origine della tecnologia di sorveglianza, che sia cinese o statunitense.
La Cina, il principale esportatore di sistemi di sorveglianza basati sull’IA, dimostra una significativa inclinazione a fornire queste tecnologie ai regimi autocratici, un modello che non si osserva con altre tecnologie di punta, come le turbine eoliche. Gli Stati Uniti, pur esportando tali sistemi a nazioni meno libere, non mostrano lo stesso orientamento sistematico verso le autocrazie.
L’agenda cinese delle esportazioni tecnologiche
Le esportazioni cinesi di tecnologie di sorveglianza sono guidate da due fattori principali:
Domanda elevata da parte delle autocrazie, che cercano strumenti per rafforzare il controllo.
Legami commerciali più forti con Pechino rispetto agli Stati Uniti.
Inoltre, le aziende cinesi hanno accumulato vasta esperienza nell’adattare i loro prodotti a scopi repressivi, e i governi autocratici tendono a fidarsi maggiormente della Cina per la gestione dei loro dati sensibili rispetto agli Stati Uniti.
Questa strategia si allinea con l’iniziativa cinese Digital Silk Road del 2015, volta a espandere l’infrastruttura digitale globale. Più di un terzo della popolazione mondiale vive già sotto regimi autocratici, e la capacità della tecnologia di sorveglianza basata sull’IA di accelerare il declino delle democrazie fragili è motivo di seria preoccupazione.
Il ruolo di Huawei e le implicazioni globali
Il conglomerato tecnologico cinese Huawei è un attore chiave nell’esportazione di software di sorveglianza attraverso accordi di “città sicure” (safe city agreements). Tra il 2009 e il 2018, oltre il 70% di questi accordi è stato siglato con paesi classificati come “parzialmente liberi” o “non liberi” da Freedom House. Tali paesi presentano punteggi inferiori in termini di diritti politici e libertà civili rispetto ai paesi “liberi.”
Storicamente, si è creduto che l’integrazione economica globale spingesse i paesi verso la democrazia. Tuttavia, le esportazioni tecnologiche cinesi sembrano contraddire questa teoria. La ricerca cinese è focalizzata sull’accelerazione delle capacità di sorveglianza dell’IA, tra cui:
Analisi della folla
Re-identificazione: tracciamento degli individui attraverso diverse telecamere.
Rilevamento di falsificazioni facciali: distinzione tra volti reali e falsi, come foto o maschere.
Secondo il Center for Security and Emerging Technology della Georgetown University, dal 2015 al 2019 la ricerca cinese su queste capacità è cresciuta di oltre il 30%, rappresentando il 56% degli studi globali sulla re-identificazione.
Effettiva capacità dei sistemi di sorveglianza basati sull’IA
Nonostante le affermazioni delle aziende, esistono dubbi sull’effettiva sofisticazione di questi sistemi. Steven Feldstein sottolinea che le divisioni burocratiche spesso ostacolano la condivisione dei dati tra le forze di sicurezza, oscurando la reale efficacia dell’IA. “Abbiamo bisogno di verifiche empiriche realistiche delle capacità,” ha affermato, evidenziando come il rapido ritmo dell’innovazione renda difficili valutazioni statistiche accurate.
Conclusioni e implicazioni
Le tecnologie di sorveglianza basate sull’IA, guidate da incentivi economici e geopolitici, stanno contribuendo al declino democratico, in particolare nei contesti più fragili. La Cina, con la sua vasta esperienza e la volontà strategica di esportare queste tecnologie, sta modellando un panorama globale sempre più favorevole al controllo autoritario. Per mitigare i danni, è essenziale:
Sviluppare quadri normativi internazionali per limitare l’uso improprio di queste tecnologie.
Promuovere la trasparenza nella verifica delle capacità dei sistemi di sorveglianza.
Rafforzare la resilienza delle istituzioni democratiche contro le pressioni autocratiche.
Senza interventi coordinati, il rischio è che la sorveglianza alimentata dall’IA diventi un motore potente per l’erosione delle libertà civili e dei diritti democratici su scala globale.
Contrastare l’ascesa dell’IA autoritaria: salvaguardare la democrazia nell’era della sorveglianza
Nonostante lo scetticismo sull’effettiva efficacia dei sistemi di sorveglianza alimentati dall’IA, Steven Feldstein avverte che l’apprendimento autocratico globale, ovvero la condivisione di strategie tra regimi autoritari per sopprimere il dissenso, è in rapido aumento. “Le autocrazie stanno cooperando intensamente, traducendo le tendenze geopolitiche in strategie comuni,” ha dichiarato.
Per contrastare le tendenze autoritarie legate all’IA, è necessaria una risposta articolata e multilivello, che coinvolga politiche nazionali, normative internazionali e innovazioni tecnologiche democratiche.
Strategie per proteggere le democrazie
Quadri etici e trasparenza:Le democrazie devono stabilire quadri etici per l’uso dell’IA, imporre trasparenza su come vengono raccolti e utilizzati i dati di sorveglianza, e definire chiare linee rosse per l’uso dell’IA da parte dei governi per il controllo sociale.
Controlli sulle esportazioni e screening degli investimenti:Limitare l’accesso di regimi repressivi alle tecnologie di sorveglianza avanzate è essenziale. Questi controlli devono essere accompagnati da sanzioni che impongano costi reali ai leader autoritari, soprattutto nei paesi che dipendono dal commercio con le nazioni democratiche. Le sanzioni simboliche o deboli non saranno sufficienti per incidere.
Impatto sociale nelle normative sull’IA:Le discussioni sulla regolamentazione delle esportazioni di IA devono tenere conto dell’impatto sociale e delle potenziali perdite di libertà civili, come avviene per i prodotti non etici o inquinanti.
Tecnologie di protezione della privacy:È fondamentale sviluppare tecnologie che proteggano la privacy e i diritti umani, come strumenti di comunicazione anonima, metodi avanzati di crittografia e software anti-sorveglianza, tra cui blocchi del riconoscimento facciale e anti-tracking. Queste tecnologie possono essere sviluppate anche senza un coordinamento multilaterale robusto, offrendo strumenti di resistenza immediati.
Promuovere valori democratici:Organizzazioni come l’OCSE devono continuare a richiedere uno sviluppo tecnologico ancorato ai principi democratici, come uguaglianza davanti alla legge, responsabilità pubblica e il perseguimento del bene comune. L’innovazione dovrebbe riflettere e rafforzare i valori liberali sin dalle fasi iniziali dello sviluppo.
Esempi di innovazione democratica
Ricercatori come Anders Sandberg dell’Università di Oxford propongono un approccio di “sviluppo tecnologico differenziale,” accelerando lo sviluppo di tecnologie che proteggano dalla sorveglianza e dal controllo autoritario. Questi strumenti includono:
Navigazione e comunicazione anonima.
Sistemi di crittografia avanzata per proteggere le società civili.
Software anti-sorveglianza per bloccare il riconoscimento facciale.
Queste innovazioni possono essere un baluardo contro le tendenze autoritarie, rafforzando la capacità di resistenza delle democrazie senza dover aspettare complessi accordi internazionali.
Lezioni dalla storia e necessità attuali
La Stasi, la famigerata polizia segreta della Germania dell’Est, operò per quattro decenni senza tecnologie avanzate come i lampioni intelligenti, ma il suo sistema di sorveglianza umano fu sufficiente per reprimere il dissenso e impedire l’azione collettiva. Oggi, nell’era della sorveglianza potenziata dall’IA, le democrazie devono mantenere la vigilanza e difendere attivamente le libertà civili.
Il futuro dell’intelligenza artificiale potrebbe determinare il futuro stesso della democrazia. Norme chiare, vigilanza costante e innovazioni mirate a proteggere i diritti umani saranno essenziali per impedire che le tecnologie di sorveglianza diventino strumenti di oppressione sistematica.
Come la Sorveglianza basata sull’IA Minaccia la Democrazia Ovunque
L’intelligenza artificiale (IA) è rapidamente emersa come una tecnologia trasformativa con applicazioni che spaziano dalla sanità alla finanza. Tuttavia, uno degli usi più controversi risiede nella sorveglianza, dove strumenti alimentati dall’IA sono sempre più utilizzati per monitorare le popolazioni. Sebbene queste tecnologie offrano potenziali vantaggi, come una maggiore sicurezza e prevenzione del crimine, il loro impiego rappresenta una seria minaccia per la democrazia in tutto il mondo.
L’Espansione della Sorveglianza basata sull’IA
I sistemi di sorveglianza alimentati dall’IA, tra cui il riconoscimento facciale, l’analisi dei comportamenti e la polizia predittiva, sono stati adottati sia da governi che da enti privati. Questi strumenti raccolgono e analizzano enormi quantità di dati, spesso in tempo reale, consentendo livelli di monitoraggio e controllo senza precedenti su individui e comunità.
Secondo recenti rapporti, oltre 75 paesi hanno implementato tecnologie di sorveglianza basate sull’IA. Alcuni le utilizzano per combattere il crimine o migliorare la sicurezza pubblica, mentre altri le impiegano per reprimere il dissenso, soffocare la libertà di espressione e rafforzare il controllo autoritario.
Minacce ai Principi Democratici
Erosione della PrivacyLe tecnologie di sorveglianza basate sull’IA compromettono il diritto fondamentale alla privacy, consentendo un monitoraggio costante. Le telecamere di riconoscimento facciale e i sistemi di raccolta dati possono tracciare i movimenti, le associazioni e le attività degli individui senza il loro consenso. Questa sorveglianza pervasiva rischia di creare una società in cui le persone si autocensurano per paura di essere osservate.
Repressione del DissensoNei regimi autoritari, la sorveglianza basata sull’IA è spesso usata come arma contro attivisti, giornalisti e oppositori politici. Strumenti automatizzati possono identificare e monitorare i dissidenti, controllare le loro comunicazioni e prevedere le loro attività, rendendo più facile mettere a tacere l’opposizione. Questo soffocamento del dissenso mina le libertà democratiche e limita il dibattito pubblico.
Discriminazione e PregiudiziMolti sistemi di sorveglianza basati sull’IA sono addestrati su set di dati pregiudizievoli, portando a risultati discriminatori. Ad esempio, le tecnologie di riconoscimento facciale hanno dimostrato di identificare erroneamente gli individui appartenenti a gruppi minoritari con tassi più elevati, portando a sorveglianza e polizia sproporzionate. Tali pregiudizi aggravano le disuguaglianze esistenti e minano il principio democratico di uguaglianza davanti alla legge.
Effetto di Rigidimento sulla Libertà di EspressioneSapere che ogni azione e comunicazione potrebbe essere monitorata scoraggia gli individui dall’esprimere le proprie opinioni, in particolare su argomenti controversi o politici. Questo effetto di rigidimento mina il libero scambio di idee, una pietra angolare delle società democratiche.
Controllo Centralizzato e Abuso di PotereLa sorveglianza basata sull’IA concentra il potere nelle mani di governi o aziende che controllano la tecnologia. Senza una supervisione adeguata, questo potere può essere abusato per manipolare l’opinione pubblica, reprimere le proteste o influenzare ingiustamente le elezioni.
Esempi Globali
Cina: L’uso esteso della sorveglianza basata sull’IA, incluso il sistema di credito sociale, mostra come queste tecnologie possano essere utilizzate per imporre conformità e reprimere il dissenso.
Russia: Strumenti alimentati dall’IA sono stati impiegati per monitorare proteste e tracciare leader dell’opposizione.
Democrazie Occidentali: Anche nei paesi democratici crescono le preoccupazioni per l’uso della sorveglianza basata sull’IA nella polizia e negli spazi pubblici, spesso senza una regolamentazione adeguata o trasparenza.
Cosa si Può Fare?
Per proteggere la democrazia, è essenziale stabilire solidi quadri legali e meccanismi di supervisione che regolino l’uso delle tecnologie di sorveglianza basate sull’IA:
Trasparenza: Governi e organizzazioni devono divulgare come e dove vengono utilizzate le tecnologie di sorveglianza basate sull’IA, garantendo responsabilità e consapevolezza pubblica.
Regolamentazione: Leggi rigorose devono governare l’implementazione della sorveglianza basata sull’IA, limitandone l’uso a scopi specifici, necessari e proporzionati.
Supervisione Pubblica: Dovrebbero essere istituiti organismi di supervisione indipendenti per monitorare l’uso della sorveglianza basata sull’IA e indagare sugli abusi.
Riduzione dei Pregiudizi: Gli sviluppatori devono dare priorità alla creazione di sistemi di IA privi di pregiudizi, assicurandosi che non perpetuino o aggravino le disuguaglianze sociali.
Cooperazione Globale: Sono necessari accordi internazionali per prevenire l’abuso della sorveglianza basata sull’IA e promuovere i diritti umani nel suo utilizzo.
Conclusione
Sebbene la sorveglianza basata sull’IA offra strumenti potenti per la sicurezza e l’efficienza, il suo utilizzo incontrollato minaccia le fondamenta stesse della democrazia. Proteggere la privacy, garantire trasparenza e stabilire linee guida etiche sono passi cruciali per prevenire l’erosione delle libertà democratiche in un’epoca sempre più plasmata dall’intelligenza artificiale.
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