LA METAMORFOSI DEL PDS( ex PCI) in DS - LA DIASPORA DEI DEMOCRISTIANI
ABSTRACTS
.................................Il 20 febbraio 1997 Massimo D'Alema aprì al Palaeur di Roma, davanti a 1130 delegati e a 600 ospiti, il 2°congresso del PDS. Tema dell'assise: “La sinistra e il governo dell'Italia”. La relazione di Marco Minniti verteva sul “nuovo partito della sinistra” e anticipava la mozione guida del segretario D'Alema che lanciava la “Cosa 2”. una nuova forza politica che aggregasse il PDS ad altre forze di sinistra per costruire una forza più grande della sinistra italiana. Il congresso approvò all’unanimità.
Il 14 febbraio 1998 si costituì a Firenze una nuova formazione politica denominata Democratici di Sinistra (DS), nella quale confluirono, oltre al PDS, i laburisti, i Comunisti unitari, i Cristiano-sociali ed esponenti della Sinistra repubblicana. Guidati da D’Alema, i DS continuarono il dialogo con le forze di centro.
Si distinguevano due posizioni tra i DS: da una parte Veltroni, postcomunista, ma ulivista convinto, credeva nella possibilità di formare un partito di sinistra che sintetizzasse le posizioni di cattolici e di ex comunisti, dall’altra D’Alema sembrava preferire la nascita, con i DS, di un partito socialdemocratico europeo, in cui includere gli ex socialisti (PSI) confluiti nel Polo di Berlusconi.
Il progetto di D’Alema incontrò la tiepidezza degli ex dirigenti del vecchio PSI. Amato e Ruffolo, ad esempio, percepivano un antisocialismo (o più propriamente anticraxismo) diffuso nel vecchio PDS. La tensione tra i due leaders si era già manifestata nel 1994, quando D’Alema e Veltroni si erano sfidati nella successione ad Occhetto, mentre nel novembre del 1996 la linea di Veltroni, anche se risultato di una necessaria mediazione con D’Alema, era sembrata prevalere............................................................................
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