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Movimento 5 Stelle, fuga per la sconfitta

di Giancarlo Marcotti

https://www.trend-online.com/prp/movimento-5-stelle-fuga-sconfitta/



















Ricordiamo tutti lo splendido film diretto da John Houston, “Fuga per la vittoria”. Ebbene fortunatamente non siamo in epoca nazista, e la fuga non è dai campi di prigionia, qui si parla di una fuga da un Movimento, che è diventato un Partito e che poi si è liquefatto.

Ma voglio arrivare subito alla considerazione che desidero veicolare attraverso questo video. 

Cari rappresentanti dei 5 Stelle a tutti i livelli, a livello del parlamento europeo, di quello nazionale, quello regionale ed anche ai consiglieri comunali o di zona, insomma tutti voi che siete stati eletti e che da oggi e nei prossimi giorni annuncerete la vostra uscita dal Movimento, mi spiace per voi, ma siete arrivati fuori tempo massimo.

Ormai è un anno che il vostro Partito, certo dico partito perché di Movimento ormai vi è rimasto solo il nome, dicevo è un anno che il vostro partito sorregge, anzi è il principale componente di un Governo semplicemente vomitevole.

In quest’anno vi siete venduti tutto, avete totalmente distrutto la vostra credibilità, ammesso e non concesso che l’aveste mai avuta, naturalmente.

Vi siete buttati sulle poltrone in una maniera da far impallidire anche i politici della prima Repubblica, siete l’esempio più fulgido della peggiore “casta”.

Guardando i rendiconti delle vostre spese c’è da rabbrividire.

Nel marzo dello scorso anno, quando non era ancora nato il Governo giallo rosso, Marco Furfaro, allora di Sel, oggi migrato nel PD, ironizzava sulle spese telefoniche che ha rendicontato Paola Taverna, attuale vice presidente del Senato, pensate, Paola Taverna vice presidente del Senato … pazzesco!

Comunque Paola Taverna nella scorsa legislatura ha rendicontato per spese telefoniche ben 17.751 euro. Furfaro ironizzando ha detto "Non so se telefona ai marziani o se si fa predire il futuro da cartomanti a 20 euro al minuto, ma io ne spendo 120 all'anno, minuti e giga illimitati. Se vuole posso darle una mano a cambiare piano".

Ecco caro Furfaro, ora che la Taverna è nella maggioranza di Governo assieme a te, puoi tranquillamente toglierti la curiosità e chiederle se telefona ai marziani o se si fa predire il futuro dai cartomanti a 20 euro al minuto.

Ma sempre dando uno sguardo ai rendiconti la maggior parte dei parlamentari riportano spese per il carburante che … ma neanche un camionista. E la fanno proprio sporca, perché contemporaneamente le spese per i pedaggi autostradali sono nulle od irrisorie, quindi come fanno a fare tutti questi chilometri!

Ebbene dal Movimento 5 Stelle chi aveva un minimo di dignità, è già uscito, quindi quelli che sono rimasti non possono svegliarsi oggi e dire che il Movimento “non si rappresenta più”.

Ve ne siete accorti solo adesso?

O forse avete capito che per voi, oltretutto, se, come pare, al referendum prevarranno i Sì, per voi si chiuderanno definitivamente tutte le porte, rendendo di fatto impossibile una rielezione.

Oppure siete tornati a far visita ai vostri collegi elettorali e, nella migliore delle ipotesi siete stati ignorati da coloro che vi avevano votato, o meglio, più probabilmente, siete stati ricevuti a pernacchie?

Avete dovuto aspettare i sondaggi che per le prossime elezioni regionali vi vedono praticamente irrilevanti nel panorama politico italiano.

Di Maio fa di tutto per cercare di limitare questo esodo biblico dal Movimento e cosa fa per cercare di fermare la migrazione dei suoi parlamentari, che sottili argomentazioni di alta politica avanza per cercare di fermare la diaspora?

Ebbene fa affermazioni neppure troppo sibilline, dice “la credibilità del Governo non passa dalle Regionali”.

Tradotto: non preoccupatevi che se anche scendiamo all’1% non ci sarà una crisi di Governo e voi potrete continuare a ricevere i vostri 13.000 euro netti al mese ancora per altri tre anni.

E’ proprio un’argomentazione valida, che si basa sui valori morali, sugli ideali che dovrebbero ispirare coloro che si sono impegnati nella nobile arte della politica.

Ma non basta, perché per tranquillizzare ancora di più i suoi parlamentari che, come tutti sapete sono per la quasi totalità stati eletti nelle regioni meridionali, regioni che dal punto di vista economico stanno soffrendo come non mai, ebbene Di Maio dà il meglio di sé, sciorinando argomentazioni che fanno impallidire anche il più audace  politico intrallazzatore.

Per cercare di rassicurare anche coloro che temono di non poter essere più rieletti perché la gente che nel 2018 li aveva votati sperando arrivasse un aiuto economico è totalmente delusa, e disillusa, Di Maio ha letteralmente toccato il fondo.

Andando a sostenere, almeno ufficialmente, a Foggia la candidata del Movimento Antonella Lauricchia, sicura perdente, Di Maio ha letteralmente detto ai convenuti.

"Abbiamo ottenuto un grande negoziato a livello europeo con oltre 200 miliardi di euro assegnati all'Italia. Siamo il primo Paese per stanziamenti. La credibilità e la forza del Governo passano per la capacità che avremo di spendere quei miliardi e di aiutare le famiglie e le imprese in difficoltà di questo Paese". 

Un’affermazione di una gravità inaudita. Ritengo che in questo caso non serve neppure la traduzione. Di Maio ha semplicemente detto: Non preoccupatevi che comunque si voterà soltanto nel 2023, e nel frattempo saranno anche arrivati parte dei soldi dall’Europa, che verranno utilizzati a scopi puramente clientelari.

State tranquilli che fra un po’ vi inondiamo di soldi.

Ecco i grandi ideali sui quali era stato fondato il Movimento 5 Stelle.

A questo punto, la misura è davvero colma, e non si può escludere neppure che si possa arrivare anche ad una rottura fra Beppe Grillo e Davide Casaleggio, una rotture che abbia come conseguenza una vera e propria scissione in due del Movimento.

D’altronde c’è già chi è già da tempo sulla riva del fiume … in attesa di veder passare … e naturalmente questa persona armata di pazienza si chiama Alessandro Di Battista.

Certo Dibba lo sa che nella migliore delle ipotesi deve accontentarsi di una carcassa, ma lui ha aspettato tanto che qualunque cosa ora gli venga offerta l’accetterebbe come fosse manna.

Purtroppo però a conclusione di questo video non ci resta che convenire che il grande sogno della democrazia diretta è amaramente naufragato, anzi è diventato un incubo.

Le scialuppe di salvataggio del Titanic sono già state tutte utilizzate, e per coloro che sono rimasti sul transatlantico ormai è troppo tardi.

Movimento 5 Stelle: GAME OVER.  

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